Primo piano

Le testimonianze di chi ha vissuto a diretto contatto con il Tanaro dall'inizio del secolo agli Anni Sessanta. È un periodo di grandi cambiamenti: la pesca, esercitata per decenni come mestiere (esigenza di sopravvivenza) diventa soprattutto passatempo (necessità di restare legati affettivamente al luogo) o divertimento (avvio dell'esperienza sportiva). Alcune figure tradizionali (lavandaie, barcaioli, pescatori di frodo) si diradano fino a, in certi casi, a scomparire nei decenni successivi. Anche l'ambiente si modifica: le escavazioni cominciano a funzionare su scale industriale, le rive del fiume si cementificano, compaiono i primi significativi casi di inquinamento. Ai racconti sull'inondazione del 1948 segue un'analisi giornalistica - con documenti inediti - sui fatti salienti accaduti prima e dopo l'alluvione del 1994: una testimonianza importante che potrà servire da monito per scongiurare danni.

Il volume è disponibile per la lettura on-line o per il download suddiviso per capitoli.





Copertina, retro, editore, siae Prefazione Cartine Indice Ringraziamenti
Traghetti e porti Le lavandaie e la lavorazione della canapa Povertà e forme di sopravvivenza
Sistemi di pesca e costruzione delle barche I pescatori di frodo Baracche agricole, mulini e orti
La gioventù alla conquista del quartiere Ritrovi, feste e sport Ristoranti e osterie
Le escavazioni La guerra e i partigiani Salvataggi e annegamenti
Voci sparse L'alluvione del 1948 L'alluvione del 1994 (Cronaca di un disastro quasi annunciato)




Atlante delle stragi Naziste e Fasciste in Italia

Nel 2009 il governo italiano e quello della Repubblica Federale Tedesca hanno insediato una Commissione storica congiunta (composta da 5 membri tedeschi e 5 membri italiani) con il mandato di elaborare un’analisi critica della storia e dell’esperienza comune durante la seconda guerra mondiale, così da contribuire alla creazione di una nuova cultura della memoria. A seguito delle raccomandazioni avanzate dalla Commissione nel dicembre 2012 a conclusione dei suoi lavori, il Governo della Repubblica Federale Tedesca si è impegnato a finanziare una serie di iniziative tese a valorizzare la storia e la memoria dei rapporti fra i due paesi nel corso del conflitto, con l’istituzione presso il Ministero federale degli affari esteri di un “Fondo italo-tedesco per il futuro”. Rientra fra queste iniziative la presente ricerca, promossa in collaborazione dall’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (INSMLI) e dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia (ANPI), che ha permesso di definire un quadro completo degli episodi di violenza contro i civili commessi dall’esercito tedesco e dai suoi alleati fascisti in Italia tra il 1943 e il 1945.

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