Progetto concorso di Storia contemporanea 2018-2019
Anche quest'anno il Consiglio Regionale del Piemonte,tramite il Comitato Resistenza e Costituzione, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, promuove la 38esima edizione del Progetto di storia contemporanea, riservato agli Istituti di Istruzione secondaria di II grado ed agli Enti di Formazione Professionale del Piemonte. Il progetto ha lo scopo di permettere agli studenti e studentesse piemontesi di approfondire la conoscenza dei fenomeni storici trattati e la riflessione critica su di essi, offrendo altresì l’opportunità di partecipare ai viaggi-studio nei luoghi della memoria.
Il Progetto di Storia contemporanea è riservato agli Istituti d'Istruzione secondaria di II grado del Piemonte ed agli Enti di Formazione Professionale accreditati dalla Regione Piemonte. Si ricorda che il primo appuntamento è la giornata formativa per insegnanti che si terrà giovedì 4 ottobre 2018, alle ore 14,30, presso l'aula del Consiglio regionale in via Alfieri 15 a Torino. Per iscriversi bisogna compilare l'allegato B e inviarlo alla mail del Comitato entro il 1 ottobre. Le tre tracce di quest'anno propongono i temi sul fascismo e le leggi razziste del 1938, Dichiarazione universale dei Diritti Umani, e sui quarant'anni della legge Basaglia.
TEMA n. 1
Il fascismo e le leggi razziste del 1938.
Il 17 novembre 1938 il RDL n. 1728 Provvedimenti per la difesa della razza italiana amplia e mette a sistema le disposizioni volte a discriminare pesantemente i cittadini italiani definiti di “razza ebraica”. L’intera società è coinvolta nel sistema persecutorio: il mondo della cultura e della scuola, con l’espulsione di allievi e insegnanti, è al centro di una feroce e pervasiva propaganda razzista. Il regime fascista ha così deliberatamente scelto di accelerare la trasformazione totalitaria già avviata con la dittatura e con l’impresa coloniale in Africa e consolida il progetto di espansione imperiale a fianco della Germania nazista. L’adozione del razzismo antisemita rompe definitivamente il patto di cittadinanza liberale e sottopone decine di migliaia di persone alla sistematica “persecuzione dei diritti” esponendoli negli anni successivi alla “persecuzione delle vite” (Sarfatti). Nel 1943, con la costituzione della RSI e l’occupazione tedesca, gli ebrei sono considerati appartenenti a nazionalità nemica: inizia la sistematica deportazione nei campi di sterminio degli ebrei italiani e stranieri presenti sul territorio. Si evidenzino i provvedimenti e le conseguenze della persecuzione antiebraica attraverso la ricostruzione di uno studio di caso (eventi, biografie, luoghi, memorie, narrazioni, espressioni artistiche).
TEMA n. 2
Dichiarazione universale dei Diritti umani.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riunita a Parigi, approvò il 10 dicembre 1948 la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, che costituisce il fondamento etico delle regole del diritto internazionale. Il documento raccoglie istanze e eredità culturali di elaborazione secolare, dal Bill of Rights del 1689, alla Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti del 1776, alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, ma si proietta anche sulle politiche istituzionali della seconda metà del ‘900, come avviene per la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea del 7 dicembre 2000. Pur non essendo formalmente vincolante, la Dichiarazione ha contribuito a rafforzare le lotte per il riconoscimento dei diritti umani laddove erano e continuano ad essere negati, aprendo una stagione storica di conquiste politiche, sociali e culturali in cui si sono distinti, tra gli altri, protagonisti come Cesar Chavez, Martin Luther King, Nelson Mandela, Desmond Tutu, Oscar Sànchez, Muhammad Yunus, José Ramos-Horta, Malala Yousafzai. Si individuino storie, temi, casi di studio sulla causa dei diritti umani, anche riferiti al territorio regionale, intorno a cui produrre un elaborato destinato a rinnovare la sensibilità della comunità studentesca sull’argomento.
TEMA n. 3
Da vicino nessuno è normale…A quarant’anni dalla legge Basaglia.
Follia, malattia mentale, manicomio, psichiatria, storie di disagi, di sofferenze interiori, di oppressioni vissute da uomini e donne esclusi dalla società e ridotti a perdere se stessi perché considerati irregolari, a-normali, non conformi. A quarant’anni dalla legge Basaglia (legge del 13 maggio 1978, n. 180) provate a comprenderne l’impatto sulla società italiana indagando (anche attraverso uno studio di caso) il difficile rapporto tra malattia mentale, società, poteri, ideologie. Ad esempio, tra le molte, è possibile una riflessione sull’uso che i totalitarismi hanno fatto dell’istituzione manicomiale come strumento violento e repressivo in cui la diversità viene criminalizzata e medicalizzata e l’unicità della dignità umana dimenticata.
Per partecipare al progetto occorre effettuare l’iscrizione, utilizzando l’apposito modulo (A/AF) reperibile sul sito internet del Consiglio regionale del Piemonte (www.cr.piemonte.it/storia ), inviandolo per e-mail entro e non oltre mercoledì 31 ottobre 2018 alla segreteria del Comitato Resistenza e Costituzione.
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